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Parrocchia di Bresseo Treponti

Una Comunità che Cresce

Parrocchia di Bresseo Treponti

Una Comunità che Cresce

Cari fedeli, è con grande gioia che vi racconto la storia di questa amata parrocchia, un luogo di fede che ha radici profonde nella nostra comunità.

Don Riccardo
Parroco

ÈE’ il 17 settembre 1965 quando giunge a Bresseo il sacerdote designato a costituire la nuova parrocchia, intitolata a S.Maria “Mater Ecclesiae”.

Si chiama don Olindo Favaro e proviene dalla Rettoria di S.Rocco di Asiago. Trova alloggio provvisorio nello stabile dei Lugli e celebra in una piccola cappella gentilizia di appena 50 mq.

L’Ottava di Pasqua, il 17 aprile 1966, si celebra l’erezione canonicale della Parrocchia e il 14 giugno 1966, prendono avvio i lavori per la nuova Chiesa, a ritmo serrato.

Il 2 ottobre 1966 don Olindo Favaro riceve l’investitura canonica e l’immissione in possesso. Due giorni dopo, arriva a Bresseo il Vescovo di Padova, mons. Bordignon, per benedire la posa della prima pietra.

L’anno dopo, il 30 maggio 1967, si entra nella nuova chiesa e il 1 ottobre seguente tutta la comunità parrocchiale partecipa con entusiasmo alla benedizione. Finalmente la vita parrocchiale ha il proprio centro, il fulcro dove si snoda una intensa attività pastorale. Sempre il 30 maggio 1967 aveva fatto ingresso nella chiesa anche l’immagine di Maria.

Arrivano anche le prime gioie: l’8 dicembre 1968 un figlio della comunità, don Marcello Milani, è suddiacono e viene poi ordinato sacerdote il 16 giugno 1969 e pochi giorni dopo, il 22 giugno, la prima S.Messa in Parrocchia.

Nell’ottobre del 1976 don Olindo chiude la sua esperienza pastorale a Bresseo Treponti. Dopo un breve periodo in cui è stato parrocco don Francesco Bollettin(1976-1978), il 30 luglio 1978 fa il suo ingresso don Giancarlo Ceccato. Con l’autunno dello stesso anno riprendono le attività: la vita dei gruppi di AC si anima con l’aggiunta di un gruppo coniugi, riprende anche il gruppo liturgico, mentre il gruppo del canto è seguito da don Marcello Milani. Riprende anche la scuola di catechismo e si avvia la pratica del ritiro mensile. Nel 1980 all’interno della Chiesa un crocefisso in bronzo e croce in legno viene posto a lato dell’altare.

Don Giancarlo lascia Bresseo a gennaio del 1984 e il nuovo parroco, don Lorenzo Martellozzo, farà il suo ingresso solenne l’11 marzo 1984. Intensa e capillare è anche la preparazione per il Giubileo in Cattedrale fissato per il 19 febbraio. Anziani, catechisti, giovani, donne, giovanissimi, ammalati, ragazzi, tutti coinvolti nella celebrazione dell’Anno Santo. L’arrivo del nuovo parroco è importante anche per il fronte edilizio e si riesce finalmente a presentare alla comunità il progetto per la casa canonica. Il tempo di don Lorenzo a Bresseo è prezioso e fecondo perché è il tempo ordinario che si prolungherà per 15 anni con uno stile che ha dato l’impronta del Vangelo alla comunità. Si tratta di una impostazione pastorale basata sulla semplicità e sulla costanza, sulla fedeltà e sull’essenziale.

Il 5 settembre 1999 entra un nuovo parroco, don Claudio Savoldo, proveniente dalla vicina parrocchia di Monterosso, e conferisce alla comunità una impronta missionaria. Viene sottolineata la formazione missionaria di tutti i credenti, per dare vita a un linguaggio nuovo che serva a comunicare la fede a chi è fuori dalla chiesa con lo stile umile di chi chiede incessantemente al Signore aiuto e vicinanza. Essere missionari narrando la propria fede è il primo passo di una comunità che intuisce l’inutilità di calare dall’alto contenuti e ricchezze che non raggiungono l’obiettivo. Altro aspetto importante del periodo condotto da don Claudio riguarda il concetto di sinodalità, declinato come “camminare insieme” e “camminare verso”. Si comprende che la missionarietà non ha niente a che vedere con la spettacolarità, con il numero, con il successo, ma passa per la via della Croce. Nasce così in parrocchia il Centro di Solidarietà, aperto all’accoglienza dei bisogni, delle gioie e delle speranze degli uomini e delle donne di oggi. Con don Claudio il Consiglio Pastorale cresce prendendo coscienza del proprio ruolo. Comincia a delinearsi un primo tentativo di costituzione di un gruppo biblico-liturgico e di catechesi degli adulti, con l’istituzione di ministri straordinari della Comunione.

L’opera di don Claudio termina nel settembre del 2011, e nello stesso mese entra il nuovo parroco don Andrea Segato, proveniente da Solesino, dove aveva svolto servizio come cappellano. Don Andrea è alla prima esperienza da Parroco e porta a Bresseo linguaggi, modi, gesti nuovi. E’ la fede che si fa vita, che diventa misericordia e accoglienza. Attorno a don Andrea la comunità si apre all’esterno, si allarga e la parrocchia diventa un luogo dove tante persone di storie, cammini, zone territoriali diverse si incontrano per celebrare insieme. Con don Andrea ci viene rappresentata la figura del cristiano come colui che ha il coraggio di andare controcorrente. Non c’è nulla di più grande, di più forte, di più bello per l’uomo se non l’incontro con Gesù Cristo. Il Dio cristiano incontra l’uomo, lo viene a cercare, incessantemente pone in ognuno il desiderio di conoscerlo. 

Con questo nuovo slancio la comunità di Bresseo Treponti affronta le sfide del Terzo Millennio.